2050. Un semplice numero apparentemente insignificabile e di cui pochi comprendono realmente l’importanza e ciò che comporta. È necessario dunque spiegare a grandi e piccoli cosa si nasconde dietro questa combinazione di cifre, oggi ancora troppo sottovalutata, che purtroppo è più vicina a noi di quanto crediamo. È giunto il momento dunque di aprire gli occhi e affrontare la realtà.
Tutto è iniziato così… Levante è un uomo di circa cinquant’anni, ha due figli, una moglie cordiale e un lavoro gratificante che gli permette di vivere sereno; dunque una vita che potrebbe essere invidiata da tutti, quasi perfetta. Ma questo è solo ciò che vedono le altre persone. Levante in realtà ha un difetto molto pericoloso, ma che ignora completamente e di cui a volte forse neanche si rende conto: è un grandissimo irrispettoso. Ebbene sì. Non è rispettoso della sua vita, della sua casa, di sé stesso e soprattutto dei suoi figli. E voi vi starete chiedendo a questo punto cosa commetta di così grave.
Purtroppo non è un’unica azione: sono tante, piccole azioni, che sommate l’una con l’altra fanno la differenza, ma nel suo caso influiscono in modo negativo. Levante infatti quando si lava i denti lascia il rubinetto dell’acqua aperto sprecandone litri e litri, abbandona per strada i rifiuti perché intanto ciò che conta è semplicemente sbarazzarsene, getta la sigaretta per terra, lascia la luce accesa, scalda il motore della macchina a lungo e molte altre cose simili. Sembra banale vero? Però non lo è. Per quanto agli occhi di tutti possa sembrare un uomo perfetto, non è così. Non si rende infatti conto che così facendo costantemente tutti i giorni sta danneggiando la casa dei suoi figli e chissà, forse un giorno quella dei suoi nipoti.
Una mattina mentre lavorava ha sentito alcuni suoi colleghi discutere riguardo alle proteste nel mondo dei giovani, i quali cercano di sensibilizzare l’umanità riguardo al cambiamento climatico, i noti Fridays For Future, e quando gli hanno chiesto la sua opinione ha semplicemente risposto sostenendo che fossero tutte sciocchezze, solo parole inutili e scusanti per perdere una giornata di lavoro o di scuola. Levante però non è l’unico a ragionare così e chissà quante altre persone in giro per il mondo si comportano come lui.
Madre Natura, lo spirito che dà la vita alla Terra, è stanca di essere trattata così. Soffre nel vedere la Terra che fa fatica a respirare, ricca di parassiti che la danneggiano, animali morire, zone ormai deserte a causa della deforestazione, avvolte da una fitta nebbia di smog. È questo il rifugio che l’essere umano sta creando per le generazioni successive: un mondo desolato, privo di amore e di rispetto. Allora Madre Natura decise un giorno di dare un insegnamento a Levante.
Sotto forma di spirito, un sorta di brezza azzurra che somiglia ad una donna che porta sul capo una coroncina di fiori e dalle cui mani escono delle piante vigorose e di un verde brillante, si recò sul posto di lavoro dell’uomo, quando ormai stava per uscire ed era rimasto solo. Lo spirito chiuse con forza la porta per non permettergli di scappare, in quanto già sapeva che si sarebbe spaventato moltissimo, spalancò la finestra, lo avvolse e lo trascinò via per il cielo. L’uomo atterrito iniziò ad urlare, supplicando lo spirito di scendere, ma la Natura lo strinse sempre di più e incominciò a parlargli con voce sicura, dicendo: «Levante è inutile che ti agiti così. Se mi ascolterai e farai come ti dirò, ti prometto che in seguito ti lascerò andare».
E l’uomo prontamente rispose: «Ma, ma tu come sai il mio nome?». Lo spirito dunque disse: «Sono Madre Natura e ti conosco perfettamente. So come ti comporti e come tratti la Terra e purtroppo so anche che non sei l’unico! È giunto il momento che tu capisca con la forza le conseguenze delle tue azioni, che nella tua piccola realtà non sembrano poi così gravi, ma non è come credi. E dunque inizia qui il nostro viaggio! Tieniti forte perché stai per guardare in faccia la realtà!»
E così detto i due iniziarono a volare velocissimi nell’orizzonte, diventando due puntini, verso un luogo sconosciuto a Levante. Dopo non molto giunsero alla meta prefissata da madre Natura: Hotan, in Cina. Lo spirito dall’alto del cielo mostrò a Levante la città attraverso la nebbia. Tutto infatti era avvolto dallo smog e facevano fatica a vedere i palazzi e le strade. La città cinese infatti, per chi non lo sapesse, è la città più inquinata al mondo, anche se purtroppo sta facendo a gara per il primo posto sul podio con Kabul, città afghana, che oltre a dover affrontare quotidianamente la guerra, deve far fronte anche a gravi problematiche ambientali.
Levante allora disse: «Ma perché diavolo mi hai portato qui! Non respiro! Ti prego portami via!»
«No, Levante. È necessario che guardi la triste realtà a cui stai contribuendo!» rispose lo spirito.
«Ma non scherzare! Siamo in Cina, io mica vivo qui! Come potrebbe essere colpa mia?» insistette l’uomo.
«Ogni mattina quando prima di andare a lavorare lasci il motore della macchina accesso troppo a lungo, danneggi sicuramente il luogo in cui vivi! E i gas prodotti da te e da tutti quelli come te, accumulandosi creano questa fitta nebbia che avvolge il mondo! È questo quello che vuoi?» disse la Natura.
«Non me ne frega niente, riportami a casa!» ribadì Levante, ma di certo non era questa l’intenzione dello spirito. Ricominciò all’istante il viaggio dei due dunque, verso una nuova meta. Questa volta però ci impiegarono un po’ di ore, nonostante Madre Natura volasse con tutta la forza e la rabbia che potesse avere, fino a quando giunsero finalmente all’isola Henderson, nell’Oceano Pacifico.
Levante guardandola dall’alto disse: «E quindi? Perché ora siamo qui? Non dovevi riportarmi a casa?»
«Levante, tu probabilmente non lo sai, ma sei già a casa! Guarda che posto incantevole in mezzo a questo oceano!» rispose la Natura.
«Ma cosa stai dicendo?! È bruttissimo ed è pieno di plastica!» esclamò Levante.
«Esatto. È pieno di plastica. Sono 37,7 milioni di rifiuti plastici, per l’esattezza. Potrebbe essere un’isola paradisiaca, se non fosse che per colpa dell’uomo è ridotta così!» rispose la Natura.
Levante allora imperterrito domandò nuovamente cosa c’entrasse lui in tutto questo e lo spirito rispose: «Vedi Levante, tu c’entri perché tutte quelle volte che hai gettato una bottiglietta di plastica in acqua, in un fiume o nel mare per esempio, questa ha compiuto un viaggio lunghissimo tramite le correnti delle acque ed è giunta fino a qui!». L’uomo rispose ancora sostenendo che non fosse colpa sua, ma non chiese più di essere portato a casa, perché ormai aveva capito le intenzioni di Madre Natura, la quale riprese il viaggio determinata.
Sorvolarono i paesi tropicali, in particolare il Brasile ed il Congo, i luoghi più colpiti nel mondo dalla deforestazione, fino ad arrivare a New York, per una breve sosta. Levante dunque esclamò contento: «Finalmente mi hai portato in un posto bello! Siamo a New York! Vedo la Statua della Libertà!». Madre Natura allora rispose: «Una città stupenda, hai ragione. Ma guardala più attentamente. Nel caso in cui non lo sapessi, ti informo del fatto, che pur sembrando innocua, New York produce ben 33 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno. Per non parlare degli esagerati consumi idrici ed elettrici! Hai ancora intenzione di abbandonare l’immondizia per strada e non negli appositi contenitori?». Ma prima che potesse rispondere, ricominciò il viaggio.
Giunsero alla spiaggia Port Phillip in Australia, la più inquinata al mondo. «Mi hai portato di nuovo a vedere la plastica?» disse l’uomo visibilmente irritato.
«No, Levante. Siamo qui perché ti voglio parlare di un fenomeno tragico, chiamato “ipossia”: le acque australiane troppo calde hanno portato alla morte moltissimi pesci, in quanto queste trattengono meno ossigeno rispetto all’acqua fredda, del quale però i pesci necessitano per sopravvivere alle alte temperature» disse Madre Natura iniziando a piangere disperata alla vista di questo scenario, per il quale finalmente restò turbato anche Levante.
Ripartirono dunque, tornando questa volta in Italia, più precisamente a Venezia. «Levante, hai visto? Sei a casa, sei in Italia! Guarda che bella Venezia con i suoi canali!». Ma questa volta l’uomo rimase in silenzio. Madre Natura allora aggiunse: «Venezia, una delle tante città che rischiano di essere sommerse per l’innalzamento delle acque. In lista ci sono anche Jakarta e le Maldive. L’Italia stessa sarà completamente sommersa entro il 2100».
Madre Natura aveva ormai capito che Levante avesse imparato la lezione, anche se egli non lo ammetteva in quanto si vergognava molto; ciò nonostante disse ancora: «Sai cosa succederà nel 2050? Immagino di no, in quanto molti come te ancora non l’hanno compreso, ma sono qui per spiegartelo e darti ancora una possibilità. Nel 2050 la maggior parte degli ecosistemi presenti sulla Terra collasserà ed il 35% della superficie terrestre subirà ondate di calore letali per almeno 20 giorni l’anno. Zone come l’Asia Occidentale, il Mediterraneo, il Medio Oriente, l’Australia e parte degli Stati Uniti diventeranno inabitabili».
Fortemente turbato, l’uomo cominciò a piangere, chiedendo scusa alla Natura per come avesse trattato la Terra e per non essersi preoccupato delle conseguenze. «Promettimi di impegnarti a cambiare atteggiamento nei miei confronti, prendendoti cura del tuo rifugio, la Terra. Sai che hai sbagliato, ma ciò che puoi fare ora è rimboccarti le maniche per non peggiorare la situazione. Siamo ancora in tempo! Collabora anche tu! Non screditare le persone attorno a te che cercano di trovare una soluzione a tutto questo, in quanto presto a rimetterci la vita sarà l’essere umano stesso. Impegnati anche tu a dare un futuro alle generazioni successive, loro non hanno colpa! Ricorda tutto ciò che hai visto. Agisci».
Madre Natura così detto portò l’uomo a casa, il quale in seguito continuò a riflettere costantemente sull’accaduto. La maggior parte di noi si è comportato almeno una volta nella vita come Levante, ma non per questo non si può cambiare e cercare di migliorare. Lottiamo per ciò che è nostro. Vita. Casa.