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Fantasy
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Fascia 13-15
L’alba di una nuova era

Caro diario,                                            Nova Atlantis,  Martedì 17 Febbraio
è l’anno 2114.
Domani ci saranno grandi festeggiamenti per il cinquantenario della fine della pandemia. Rammento come se fosse ieri le notizie sui primi casi di ebola Z74. Isolati e sporadici casi in Africa occidentale. Si pensava che il fenomeno non potesse varcare i confini di quegli stati, un po’ come era avvenuto con i primi ceppi di ebola nel 2014 che avevano interessato in particolare la Guinea, la Sierra Leone, la Liberia e la Nigeria. Ma poi, nell’arco di poche settimane, il delirio! Tutte le maggiori testate riportavano svariati casi in occidente. All’inizio tutte le notizie sembravano solo puro esempio di scarsa serietà giornalistica e mal informazione.

Ma alla fine, anche a causa dell’accresciuta globalizzazione, il fenomeno geograficamente concentrato in piccole aree, da irrilevante, come un fiume in piena, si diffuse ovunque decimando la popolazione mondiale. Con il senno di poi, essendo anche una delle fortunate e giovani sopravvissute, ritengo che la grande tragedia fece stringere tutti i paesi sotto un’ unica bandiera. L’ ONU, da organizzazione intergovernativa, su unanime decisione dei rappresentanti sopravvissuti o nuovi eletti, divenne la Federazione delle Nazioni Unite (FUN), che mediante i due organi costituiti, poteva legiferare a livello mondiale sulla base di un bene comune mondiale nel rispetto di tutti i generi e differenze culturali e religiose. Il mondo era finalmente pronto. Nel lutto i vecchi rancori e gli antichi debiti vennero appianati. Il vecchio continente africano divenne il cuore di uno sviluppo mai visto prima nella storia. Uno sforzo collettivo diede inizio alla creazione di Nova Atlantis, città galleggiante al centro dello stretto di Gibilterra, ma nel contempo mezzo di assorbimento delle forze di marea, che collegava Africa ed Europa.

Il tutto ovviamente fu possibile grazie ai grandi passi avanti della scienza. L’ uso della fusione nucleare e delle energie rinnovabili ha reso possibile l’eliminazione dei combustibili fossili, ora tutti i vecchi veicoli a combustione si possono trovare solo nei musei o in collezione di privati. C’è stata una variazione e una quasi totale abolizione del concetto di lavoro, come lo si intendeva fino al ventunesimo secolo, ora le persone sono chiamate a dare semplicemente il loro contributo intellettuale e creativo, la stragrande maggioranza dei lavori fisici, semplici ed umili vengono gestiti da apparati robotici, androidi e software basati su algoritmi complessi. La fame nel mondo è stata risolta con un’ottimizzazione delle culture, con l’adozione di una distribuzione senza sprechi di vari generi alimentari e la parziale riduzione e sfruttamento delle aree desertiche mondiali. La creazione di Nova Atlantis e il ponte annesso ha semplificato i flussi migratori tra Africa ed Europa, ma anche verso le Americhe e Asia in quanto navi e aeronavi a vela solare permettono dai vari porti e aeroporti la mobilità in maniera veloce, sostenibile e soprattutto gratuita dato che la mobilità è un diritto di tutti e uno sprone alla crescita dei popoli. I problemi di povertà e dei flussi migratori riportati nelle cronache di inizio del ventunesimo secolo sembrano racconti distopici privi di fondamento.
Ma, ovviamente, non fu tutto semplice all’inizio. Persistevano ancora molte perplessità e l’innata diffidenza tra i popoli erano continuo motivo di preoccupazione e forti discussioni tra i leader del nuovo ordine mondiale. Infatti, ricordo, mio padre e mia madre, pacifisti ed ecologisti convinti, discutere sull’argomento estremamente preoccupati sulla riuscita di questo progetto di unificazione globale e sulla capacità dei popoli di mantenere questa pace. Ma come già ho detto i tempi erano pronti e soprattutto grazie ad alcuni leader, che un tempo sarebbero stati considerati di paesi minori, come Maya Barrows (Barbados), Freddie Karume (Tanzania), Ravi Aluja (Sri Lanka), Juliette Sartbaeva (Kirghizistan) la pace e l’unificazione fu possibile. Ma come dice sempre mia nonna: «Il risultato non è stato possibile grazie a pochi, ma grazie al cuore di tutti!».

Devo ammettere però che lo sforzo di qualcuno mi è rimasto più impresso. Juliette, grande scienziata come la zia, si distinse per il lavoro sulla telomerasi consentendo l’allungamento della vita media. In vie teoriche lo studio che lei aveva portato avanti sconfiggeva il più grande nemico dell’umanità: la morte. Ma tutti i leader del mondo furono unanimemente d’accordo che allungare la vita era una strada percorribile, ma renderla infinita apriva scenari ingestibili, soprattutto sotto aspetti socio-demografici. E quindi fu vietata questa possibilità.
Incredibile fu anche lo slancio verso lo spazio. La luna negli anni è divenuta l’aria industriale più grande mai vista. A forma di stella l’area, denominata appunto StellaMoon, è visibile dalla terra ed è sede anche di tutte quelle poche attività ritenute inquinanti rimaste. Non potrò mai dimenticare il primo lancio seguito dalla stazione Gateway, che dalla luna si diresse a scopo estrattivo verso la fascia interna degli asteroidi. Questi anni, insomma, sono stati ricchi di incredibili novità. Al punto che alcuni gruppi di cospiratori del complotto, parlarono di intervento delle antiche divinità che continuavano, a loro dire, a controllare l’ordine mondiale. Devo ammettere che anche la scelta del nome di Nova Atlantis tendeva verso le loro tesi strampalate.

L’ora è giunta, papà ha acceso l’olo proiettore ed in un istante siamo nella piazza centrale da cui sarebbero partiti i festeggiamenti. Pochi secondi ancora e sarebbe iniziata la settimana della pace. La leader mondiale avvia il conto alla rovescia 3… 2… 1… zerooooo! Un’esplosione ci fa trasalire tutti e un’ enorme nube riempie la stanza. Qualcosa di tremendo ha turbato la pace dei festeggiamenti facendoci pensare al peggio. La tecnologia, fortunatamente, ha ridotto i danni ed i vari leader hanno riportato solo qualche lieve ustione. L’attentato è stato rivendicato da un gruppo mondiale minore denominato “mondo vecchio”. In breve il gruppo è stato rintracciato e messo sotto stretta sorveglianza. La leadership mondiale è di nuovo di fronte ad un nuovo grande dilemma. Qualcuno ha pensato che forse sarebbe stato giusto riattivare vecchi sistemi di isolamento o di punizioni più incivili. Ma ripercorrere vecchie ed arcaiche pratiche sarebbe stata una sconfitta. L’unica strada percorribile è quella del dialogo. Anche in questa occasione la civiltà ha vinto: il conflitto è stato risolto attraverso le regole della democrazia ed i terroristi non turberanno più la pace mondiale. Da pochi giorni mi sono trasferita con la mia famiglia a Nova Atlantis. Questa città sembra surreale e i suoi abitanti sono tanto cordiali. Ora più che mai mi sento sicura ed allegra. Il mondo è diventato un’oasi di serenità. Gli uomini collaborano fraternamente in vista di un bene comune: il benessere del proprio pianeta e delle generazioni future.

questo racconto ha partecipato al concorso Fictionforfuture
Pubblicato: 5 Maggio 2023
Fascia: 13-15
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