Era una normale giornata di scuola, Francesco si stava lavando quando sua mamma gli urlò a squarciagola: «Muoviti che è tardi!». Uscendo di casa in fretta e furia , mentre ancora finiva di mangiare un biscotto, riuscì per un pelo a prendere l’autobus per andare a scuola. Mentre il bus iniziava a muoversi, Francesco con ancora i “segni del cuscino addosso” guardava spensierato fuori dal finestrino, vedeva con i suoi occhi immagini strazianti: l’inquinamento dello smog delle auto, spazzatura sparsa per terra e tanto altro ancora. Arrivato alla sua meta scese dal bus e si diresse verso la scuola. Entrato in classe salutò i suoi amici e si sedette al suo posto. Alla prima ora entrò in classe l’insegnante di inglese e iniziò la sua lezione con un dibattito sui diritti delle donne e di tutte quelle ragazze uccise per aver indossato male l’hijab, il velo, e di tutti quei migranti morti nelle acque del mar Mediterraneo a causa degli scafisti. Suonata la campanella entrò in classe l’insegnate di matematica e successivamente quella di italiano che aprì un dibattito sulle guerre che tutt’ora sono in atto in tutto il mondo.
Uscito da scuola, ancora scosso, da ciò che aveva sentito a lezione si dirisse verso la fermata del bus e una volta arrivato si sedette sulla panchina. Ancora sconvolto, gli si presentò davanti una ragazza con gli occhi azzurri, i capelli biondi e un paio di occhiali tondi e sottili. «Mi posso sedere?» Chiese la ragazza, «Certo ,siediti pure» Rispose Francesco, «Ti vedo preoccupato che cosa hai?» Domandò la ragazza. Allora Francesco le iniziò a parlare di tutte quelle cose brutte sentite a scuola: le guerre, le discriminazioni, l’inquinamento. «Cosa scusa?» Chiese la ragazza stupita, «L’inquinamento delle auto» Rispose il ragazzo. «Scusa ma da dove vieni? Guardati attorno, sono decenni che non si vede più nemmeno un’auto a benzina o diesel». «Ma quindi la CO2 che fine ha fatto? Come avete fatto a ridurla?» Chiese Francesco, «Sono anni che ormai tutti i palazzi sono dotati di un bosco verticale, e inoltre hanno inventato della pittura e un materiale per asfaltare le strade che assorba lo smog» Rispose la ragazza. Stupito Francesco si guardò attorno spaesato e vedendolo confuso la ragazza gli propose di fare un giro e lui accettò. Camminando vide delle auto incredibili, «E allora come le alimentate le auto?» Chiese Francesco, rispose la ragazza «L’energia che usiamo di più è quella solare, eolica e idroelettrica ma per le auto usiamo solo quella solare». Continuando la passeggiata Francesco vide un gran edificio bianco di tre piani con una scritta azzurra che citava: ama il prossimo. «Che cos’è quello?» Chiese Francesco. «Quello è un centro per le persone che non hanno possibilità economica, infatti se hai notato i senzatetto adesso hanno tutti una casa e un lavoro ben pagato.» rispose la ragazza. Ripresero la camminata e un grande spazio verde con due cancelli rossi catturò l’attenzione del ragazzo. «E quello invece?» Chiese Francesco, Gli spiegò la ragazza «Quello invece è un parco zoologico dove tutti gli animali randagi, quelli abbandonati dai circhi quando furono chiusi in tutto il mondo e quelli comprati di contrabbando qui vengono accuditi» Continuò «Vieni facciamo un giro» Ed entrarono nel parco. Continuò la ragazza «Vedi qua vengono tantissimi bambini per vedere gli animali e giocare nei parchi giochi che solo qua dentro sono due o tre».
Usciti dal parco Francesco vide molte persone di etnie diverse, allora chiese «Ma ancora c’è la migrazione dai paesi più poveri?», rispose la ragazza «No, prima di tutto ad oggi anche i paesi che un tempo erano poveri adesso sono sviluppati con metropoli con propria economia, poi è stata eliminata la maggior causa delle migrazioni, ovvero la guerra e quindi non c’è più il bisogno di rischiare la vita sui barconi» Gli spiegò la ragazza. Francesco stupito gli ribadì «Come niente più guerre? Ma se nel 2023 ce ne in atto una tra Ucraina e Russia!». «Ma…quella guerra è finita da centoventisette anni!» Rispose la ragazza. Rimasto senza parole Francesco decise di continuare la passeggiata. «Vieni conosco una scorciatoia» Disse la ragazza, e lo portò sulla spiaggia, si sedettero sulla sabbia e continuarono la conversazione. «Per favore continua a parlarmi di questo mondo» Chiese il ragazzo, continuò la ragazza «Allora, il bracconaggio è ormai acqua passata, e negli allevamenti di carne da macello gli animali vengono trattati con cura, e tutti gli animali randagi si trovano in parchi zoologici come quello che abbiamo visitato prima». «Scusa se ti interrompo» disse il ragazzo «Ma ho notato che il mare è cristallino e riesco a vedere i pesci sul fondale», continuò la ragazza «Si ormai tutti i mari sono così, l’ecologia ci vieni insegnata come materia a scuola e ne facciamo tre ore a settimana. Per concludere il discorso, abbiamo e stiamo ancora lavorando, per ridurre il riscaldamento globale, grazie alla fine dell’era del petrolio e del carbone, e sono stati piantati milioni di alberi». Concluse la ragazza «Sicuramente io e te non ci vedremo mai più», Prese una conchiglia dalla spiaggia e gliela regalò. «Oh cavolo il bus!» Esclamò il ragazzo, prese lo zaino e la conchiglia e corse verso la strada. Ad un certo punto si voltò e disse «Non ti ho chiesto come ti chiami!». Ma quando la ragazza aprì la bocca non uscì la solita voce dolce e soave ma un suono potente e assordante. Francesco aprì gli occhi all’improvviso e alzò lo sguardo, era il bus che era appena arrivato. Di corsa prese lo zaino dalla panchina e salì sul bus, si sedette e aprì lo zaino per prendere la sua bottiglietta di thè e mettendo la mano dentro lo zaino toccò qualcosa di appuntito, lo prese e vide la conchiglia che la ragazza misteriosa gli aveva regalato.