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Fantascienza
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Fascia 16-19
Il futuro che vorrei…

Lorenzo è un ragazzino appassionato di scienze, dotato di una spiccata fantasia e desideroso da sempre di riuscire, con le sue invenzioni, a migliorare il mondo. Stamattina Lorenzo è intento, come avviene sempre più spesso negli ultimi mesi, a costruire una macchina che sia capace di viaggiare nel tempo. Certo è un progetto molto ambizioso per un ragazzino di soli 11 anni, ma Lorenzo non teme gli ostacoli e sente che è davvero vicino a realizzare questo fantastico sogno. Lorenzo, dopo la morte di sua madre, è stato affidato a Madre Adriana e Madre Renata  che lo hanno cresciuto con tanto amore. Tuttavia continua a sognare di tornare indietro nel tempo e conoscerla almeno per un abbraccio… Lorenzo è intento a finire la propria invenzione quando ad un certo punto arriva Madre Adriana dicendogli che ci sarebbe una coppia di genitori disposta ad adottarlo. Allora Lorenzo si fa bello per essere finalmente scelto ed avere anche lui una famiglia vera. Con un po’ di timore misto a timidezza, si presenta alla coppia di possibili genitori e rimane molto stupito quando riconosce nell’uomo che ha davanti, il Sig. Scotti, noto inventore pluripremiato per le sue geniali trovate. Il Sig. Scotti spiega a Lorenzo di averlo notato al concorso per piccoli inventori, concorso a cui ogni anno Lorenzo ha sempre partecipato con estremo successo, e di aver trovato super le sue invenzioni…invenzioni che spaziano dal secchio ricicla rifiuti, in cui si gettano i rifiuti e da cui esce ottimo concime per le piante; alla macchina cattura pensieri, un casco che se indossato consente di rivivere i ricordi più impressi nella propria memoria; alla macchina risparmia acqua e tante altre… Tra il noto inventore e il ragazzino, mossi dalla stessa passione per la scienza, è amore a prima vista ed i Signori Scotti decidono di adottarlo. Lorenzo con un po’ di tristezza nel cuore, ma felice per il nuovo futuro che lo attende, raduna le sue cose e dopo aver salutato con un abbraccio fortissimo Madre Adriana e Madre Renata, dopo averle ringraziate per tutto l’amore che in questi anni gli hanno regalato, raggiunge i suoi nuovi genitori. La vita a casa Scotti gli piace tanto ed è per lui molto stimolante. Il papà Fabio, lo incoraggia a fare sempre meglio e a non mettere mai da parte i suoi sogni. «Se davvero vuoi raggiungere un risultato, figliolo mio, non mollare mai e vedrai che con la tenacia ed il tuo impegno tutto si realizzerà!».

Un giorno Lorenzo, mentre era intento come al solito a lavorare in garage sulla sua macchina del tempo, viene interrotto da un ragazzino che cerca di richiamare la sua attenzione. «Pss, Pss, Ehi tu mi senti?» Lorenzo inizialmente non lo sente e quindi lo ignora continuando tutto concentrato, le sue cose. «Ehi tu, Lorenzo ascoltami…». A quel punto Lorenzo si gira ed un po’ impaurito chiede al ragazzo chi sia. «Se te lo dico non mi crederai mai!». Allora Lorenzo insiste e il ragazzo gli confessa di essere suo figlio e di aver viaggiato indietro nel tempo su un auto costruita da lui. Lorenzo non crede alle sue orecchie, ma nel contempo è molto incuriosito dal racconto del ragazzo. «Come ti chiami?» gli chiede. «Simon… e purtroppo l’ho fatta grossa e credo che ti arrabbierai molto!». «Cosa hai combinato?» Simone risponde «Ti ho disubbidito perché mi hai sempre vietato di usare la macchina del tempo ed in più l’ho rotta e non so come tornare nel futuro». Allora Lorenzo pur non credendo fino in fondo a Simone gli domanda «… e dove sarebbe ora questa macchina del tempo?». Simone gli prende la mano e gli chiede di seguirlo. Guardandosi bene intorno per sfuggire da occhi indiscreti, conduce Lorenzo al posto dove ha nascosto la macchina capace di viaggiare nel tempo. Quando Lorenzo la vede, rimane impietrito ed incantato . Si trova di fronte la realizzazione concreta di tutti i suoi sogni. Inizia a scrutare con molta attenzione in religioso silenzio la meraviglia che è davanti ai suoi occhi e riconosce qua e là molte, anzi moltissime delle sue intuizioni e dei suoi pensieri. Ad un certo punto, Lorenzo si gira verso Simone, lo guarda  e senza proferire una parola, lo abbraccia intensamente avendo capito che la familiarità proveniente da quel ragazzo comparso dal nulla ed inizialmente inspiegabile, è assolutamente reale e che si trova di fronte a suo figlio venuto dal futuro. Per un aspirante scienziato, niente di più emozionante. I due si mettono subito al lavoro per riparare la macchina del tempo. Dopo diversi giorni trascorsi senza sosta a lavorare e ragionare sulle parti da riparare o sostituire, finalmente è giunto il momento di provare se la macchina del tempo funziona di nuovo. Con non poca emozione, Lorenzo mette in moto la macchina e magicamente …funziona! Wow! A quel punto Simone gli fa segno di scansarsi come per mettersi alla guida e tornare a casa prima che “suo padre” lo metta in punizione a vita per avergli disobbedito. A quel punto Lorenzo gli chiede qualcosa in cambio del lavoro prestato negli ultimi giorni per la riparazione della macchina del tempo. «Cosa posso fare per te ? ehm papà?». Allora Lorenzo alza un po’ gli occhi al cielo, con pollice ed indice si tocca il mento e si fa coraggio: «Simone il mio desiderio ora è venire nel futuro con te e veder che mondo ci aspetta… se tutti i miei pensieri che oggi in molti reputano assurdi, si realizzeranno».

Simone all’inizio è un po’ impaurito da questa richiesta ma nel contempo accenna un sorriso di compiacimento e in ultimo cede alla richiesta e porta con se nel futuro suo padre sotto forma di adolescente lentigginoso! Entrano entrambi nell’auto, stringono bene le rispettive cinture di sicurezza e Simone imposta luogo, data ed ora in cui andranno. Inizia il viaggio nel futuro e dopo pochi minuti raggiungono la loro destinazione. Quello che Lorenzo si trova davanti agli occhi è davvero incredibile. Una città meravigliosa e completamente diversa da quella in cui è cresciuto. Si vede verde ovunque e i parchi sono pieni di bambini che giocano serenamente accanto ai propri genitori. Nessuno è continuamente distratto dal proprio cellulare ma tutti si godono serenamente il proprio tempo libero. Esatto, esiste del tempo libero di qualità! La città, per quanto sia grande e popolata da molte persone, non presenta alcuna differenza tra il suo centro e la sua periferia. Tutti gli spazi sono curati e puliti allo stesso modo. Non si trova sporcizia e spazzatura in nessun angolo della strada in quanto è stato progettato un sistema per riciclare nel momento stesso in cui viene gettata la spazzatura che quindi non resta per giorni e giorni alla vista e all’olfatto di tutti. Le auto non inquinano perché sono alimentate da energia elettrica e quindi il cielo è perfettamente pulito e ha un colore azzurro e splendido come mai Lorenzo lo aveva visto altrove. Per la strada sono tutti gentili e cortesi e sembra non esserci più quella fretta e quella frenesia a cui Lorenzo era purtroppo abituato e che rende tutti stressati e scortesi e soprattutto poco dediti ad ascoltare il prossimo e comprenderne le esigenze. Lorenzo nota subito che finalmente, al di là del colore della pelle, e di qualsiasi altra caratteristica che sia la religione, l’orientamento sessuale o il paese di provenienza diverso dal proprio , esiste una comunità unita e rispettosa in cui tutti ma proprio tutti gli uomini sono davvero uguali. La mutazione della città e delle persone che ci vivono è una perfetta simbiosi.

Tutti questi giganteschi passi in avanti lasciano Lorenzo letteralmente incantato e stupefatto. Ogni suo desiderio e quello in cui ha sempre creduto e a cui ha sempre cercato di contribuire con le proprie invenzioni, lo vede tutto d’un tratto realizzato e questo lo lascia emozionato e senza fiato. Quello che sembrava solo un’utopia fino a poche ore fa, ora è davanti ai suoi occhi ed è davvero splendido. Non ci sono più fabbriche all’orizzonte che inquinano perché in questo mondo fantastico ed ecosostenibile, tutto si alimenta rispettando l’ambiente, senza nuocere allo stesso. Un ecosistema perfetto in cui ognuno con il proprio senso di responsabilità è capace di sfruttare le risorse e l’energia che gli occorrono per i propri bisogni e niente di più. L’assenza di sprechi fa si che le risorse del mondo possano essere distribuite tra tutti in modo omogeneo evitando ad alcune popolazioni di continuare a morire di fame e di dover scappare e migrare dal proprio paese nel tentativo di sopravvivere. Tornato in sé Lorenzo chiede a Simone come tutto questo si sia potuto realizzare. Simone in modo molto naturale e spontaneo, gli racconta che il contributo di “suo padre” e prima di lui di suo nonno è stato talmente prezioso e insostituibile, frutto di una dedizione senza precedenti ,che il mondo, prendendoli da esempio, ha iniziato a cambiare nella sua totalità. Gli uomini hanno restituito , ai valori dimenticati da tempo, la giusta importanza comprendendo che tutte le scelte non possono e non devono ruotare unicamente attorno al profitto. E questo soprattutto in considerazione del fatto che la logica del profitto stava portando l’uomo a distruggere completamente il nostro meraviglioso pianeta. Lorenzo al racconto di suo figlio Simone si commuove . Simone gli domanda «Perché stai piangendo?» e Lorenzo risponde che è fiero di suo figlio e della considerazione che suo figlio ha di lui. I due ragazzi si abbracciano e nel silenzio è come se fossero dette mille parole. Lorenzo aggiunge che purtroppo è giunto il momento dei saluti e che Simone deve riportarlo al suo tempo.

Dopo poco Lorenzo, tornato nella propria casa e nel proprio tempo si sente stanchissimo e dopo aver dato la buonanotte ai suoi genitori, va a dormire. Nel letto della sua cameretta, nonostante la stanchezza è talmente incoraggiato per tutto quello che in futuro lo attende, che quasi non riesce a prendere sonno. Tuttavia per la prima volta nella sua vita sempre combattuta è molto sereno. L’esperienza fantastica appena vissuta gli ha dato una consapevolezza insperata che lo fa sorridere apparentemente senza motivo. Per quanto in futuro potrà essere additato come visionario e potranno essere considerate folli le sue proposte, alla fine sarà ascoltato e l’esempio se anche parte dal singolo,  porterà a dei grandissimi cambiamenti. Dopo pochi minuti, Lorenzo si addormenta sapendo che da domani la sua vita avrà più senso ed il suo esempio volto al progresso ed al miglioramento , come quello di chiunque altro, potrà fungere da miccia per innescare grandi anzi, grandissimi cambiamenti. Il suo sogno di riportare il mondo ad essere un posto splendido ora è più vero che mai e non vede l’ora di iniziare a realizzarlo.

questo racconto ha partecipato al concorso Fictionforfuture
Pubblicato: 7 Maggio 2023
Fascia: 16-19
Commenti
Il racconto è semplice e lineare. Ho apprezzato come l’autore del racconto abbia puntato l’attenzione, tra i problemi del presente, anche l’utilizzo eccessivo del cellulare.
09 maggio 2023 • 19:18