Natureland, 21 agosto 2045
Caro diario elettronico,
il mio orologio solare mi ha appena avvisato che oggi è la festa della mia nascita, dal momento che il 21 agosto 2030, a quest’ora, cioè alle 14,07, sono nata nella meravigliosa città di Natureland, un posto bellissimo e pieno di alberi dove gli animali selvatici vivono insieme a noi umani o, sarebbe più corretto dire, dove noi ci mescoliamo con loro.
È da un po’ che non ti scrivo, ma sono stata molto impegnata, spero mi perdonerai…
Da qualche settimana mi sono trasferita dal centro alla periferia, o meglio, vi sono stata catapultata dalle esigenze lavorative dei miei genitori, ma anche qui, nel Rione delle Orchidee, è fantastico viverci, anche se mi mancano i vecchi amici. Non dubito, però, di riuscire a ricreare un nuovo ed affiatato gruppo, dal momento che la maggior parte della giornata si passa all’aria aperta. Il mio nuovo quartiere è sorprendentemente popolato da variopinti uccelli che cantano all’unisono alle ore 8,00, per cui qui nessuno programma la sveglia per alzarsi. Tutti, adulti e ragazzi, escono di casa alle ore 9,00, in bicicletta o monopattino, per recarsi al lavoro o a scuola, e tornano alle ore 15,00. Il pomeriggio è libero e le famiglie fanno sport tra le distese di orchidee, passeggiano nei viali alberati o incontrano gli amici, per bere qualcosa nei bar pensili. La vita caotica del passato, il traffico, il caos affettivo e relazionale, lo stress da lavoro non esistono più, sono solo un cattivo ricordo degli anziani che ci raccontano quanto erano sprovveduti a pensare soltanto al guadagno e allo sfruttamento delle risorse della nostra Terra. Ora noi abbiamo più tempo e produciamo tutto quello che consumiamo negli orti comunali che vengono assegnati gratuitamente alle famiglie in metraggi variabili in base al numero dei componenti. La nostra alimentazione è esclusivamente vegetariana e sono scomparse quelle malattie che affliggevano gli uomini di un ventennio fa. Sovrappeso, colesterolo, diabete non sappiamo cosa significhino e ci sentiamo sempre pieni di energia! La sera ognuno di noi dona un’ora del suo tempo alla “Banca della gentilezza”, per fare compagnia agli anziani soli o per insegnare la nostra lingua ai migranti che hanno deciso di trasferirsi nella nostra accogliente città. Di Natureland io adoro i locali dove c’incontriamo noi giovani: lungo il fiume, che da qualche anno è tornato a scorrere cristallino, sorgono tanti piccoli chalet in legno con panche e cuscinoni tra gli alberi e il canto degli uccelli. Qui si possono ammirare le più belle piante di orchidee al mondo ed un andirivieni di daini e farfalle colorate. Mentre sorseggiamo spremute di arance o carote, prepariamo i lavori scolastici per il giorno successivo. La scuola è accogliente e colorata, piena di angoli morbidi dove si lavora in gruppo e dove non esistono più i voti: i più dotati aiutano i meno bravi e il bullismo, nei confronti dei timidi e dei cosiddetti “diversi”, è stato debellato da tempo, anche perché qui siamo tutti diversi, con etnie, lingue, credi e tradizioni differenti, e tutto ciò è meravigliosamente bello! Posso solo immaginare la noia del passato a voler sembrare tutti uguali, a vestire tutti allo stesso modo e portare lo stesso taglio di capelli! Ora ognuno sceglie cosa indossare, di che colore avere i capelli e cosa fare della propria vita. Per ogni ragazzo viene creato, già a 15 anni, il lavoro che vorrebbe fare da adulto, attraverso una richiesta al Ministero del Lavoro Programmato. Negli uffici pubblici non si fa più la fila, tutti i documenti arrivano sul cellulare che ha anche la facoltà d’interagire con la casa domotica ed i luoghi pubblici.
Tutte le macchine e gli elettrodomestici vengono alimentati dall’energia eolica o solare e le fabbriche non inquinano più. Penso che le città di oggi sarebbero state considerate un’utopia ai tempi dei miei bisnonni! Da quel che mi è stato raccontato, gli uomini del passato prevedevano per il futuro cataclismi con oceani che avrebbero ricoperto le città marittime, clima impazzito, uragani e frane. Invece, qualcuno ha capito che per poter andare avanti, per poter vivere bene, e non soltanto sopravvivere, bisognava fare un passo indietro e vivere in simbiosi con tutti gli esseri animali e vegetali che popolano questo meraviglioso pianeta. Gli uomini del passato si sono fermati giusto un attimo prima dell’autodistruzione e ci hanno regalato questo fantastico mondo nel quale viviamo ora, senza soffrire la fame, la povertà e le malattie!
Caro il mio diario elettronico, ora ti lascio e mi ritiro nella mia foresta verticale, al numero 81, dove ho la mia stanza e dove stasera, ora che ho finalmente compiuto 15 anni, potrò incontrare colui che mi ha fatto battere forte il cuore per la prima volta e festeggiare con lui il mio quindicesimo anno di presenza sulla Terra.
Ah, dimenticavo… L’amore è l’unica cosa che non è cambiata, è rimasto uguale al passato, è ancora un sentimento fortissimo, eterno ed immutevole, che continua a muovere i fili della vita di tutti gli esseri, dà forza ed energia, per rendere ancora più meraviglioso il futuro della Terra e dei suoi abitanti. Tra qualche anno, insieme al mio Marco, ci trasferiremo nella foresta verticale n. 82, quella che mi è stata assegnata dal Governo, accanto ai miei genitori, per poter vivere, compiuti i 18 anni, con l’uomo che ho scelto come compagno di vita e di gioie.
A domani
Anna
