Dopo tanti anni, decenni direi, guardo fuori dalla finestra e sono soddisfatta di quello che vedo. La mia città è magnifica, lo era più o meno anche prima ma ora lo è ancora di più. La prima cosa che salta all’occhio è la quantità di verde che c’è, ogni singolo spazio non occupato da edifici o case è lasciato alla natura, ma non in modo trasandato, anzi curato con attenzione, l’erba viene tagliata dai cittadini ed è bellissimo perché ci incontriamo lì e una volta fatti i lavori necessari, che si tratti di tagliare l’erba o piantare fiori nelle aiuole, ci sono sempre feste con musica, cibo e giochi per i più piccoli.
Il centro città è pieno di uffici, io non ci vado spesso, anche se è il posto più tranquillo, non c’è molto traffico in città, ma qui è davvero tranquillo. Tra il centro e la periferia c’è una fascia lunga un paio di chilometri e questa io la chiamo “Il mondo fatato”: ci sono alcuni cottage molto graziosi, in questa zona ci sono i campi dei contadini, mi piace come coltivano qui, non usano prodotti chimici e tutto è fatto nel rispetto dell’ambiente. In questa zona ci sono anche le fabbriche, ma non sono come una volta, non c’è più il fumo nero o grigio che esce dalle ciminiere, ormai il fumo non si vede più da nessuna parte se non nei giardini quando la domenica qualcuno fa il barbecue o nelle sere d’estate quando i ragazzi accendono falò nelle apposite zone. Tutto ciò che poteva essere elettrico è stato reso tale, ma come facciamo a produrre così tanta energia? Semplice, ogni singolo edificio ha sul proprio tetto pannelli solari e fotovoltaici. La parte più verde della città è questa, ci sono fiori e alberi ovunque, boschi a perdita d’occhio sulle montagne che circondano la città. Molte persone sono migrate dal centro città alla periferia, qui c’è un quartiere fantastico lo chiamano, “Il quartiere dei giovani”, qui si trovano le scuole dall’asilo alle superiori, poi c’è un piccolo ristorante in cui si cucinano piatti tipici, tutte le signore che vogliono guadagnare qualcosa vengono qui e cucinano per gli studenti.
Il pomeriggio la maggior parte dei giovani va “alla Tana”: è uno stabile situato in un parco, è molto alto e ad ogni piano ci sono stanze dove praticare i propri hobby. Al primo piano ci sono le palestre, al secondo le aule musicali, al terzo ci sono varie stanze in cui le persone possono studiare, sono dotate di connessione wifi e PC gratuiti, ci sono distributori automatici di snack e bibite, al quarto piano ci sono le sale giochi, dove ci sono videogame in abbondanza e giochi da tavolo, al quinto piano ci sono negozi di ogni genere vestiti, libri eccetera tutto a prezzi bassissimi, al sesto piano c’è una grande stanza con pareti di vetro dove sono state installate ceste di legno e impianti di irrigazione, qui i giovani piantano fiori e piantine da orto, al settimo piano c’è una biblioteca gigantesca, io sono sempre qui quando posso, la adoro, ci sono nicchie tra gli scaffali dove si può studiare o semplicemente rilassarsi leggendo un buon libro. Per finire sul tetto c’è un giardino dove i giovani possono prendere il sole, c’è anche una piscina dove si può nuotare o semplicemente farsi un’idromassaggio rilassante.
Fuori dal parco c’è il quartiere residenziale, in cui le famiglie con i cani passeggiano per le stradine, sono tutte villette graziose e che ispirano tranquillità: giardini fioriti, bambini e uccellini che cinguettano. Questo mondo è mutato molto, moltissimo, viviamo in simbiosi con la natura, una volta tutto questo sembrava un sogno, un’utopia, ma ora è realtà, l’ambiente è più prosperoso che mai, il clima è migliorato, le stagioni sono tornate ad essere come una volta. L’ecosistema in cui vivo, ossia quello montano, negli ultimi anni prima della rinascita, era molto danneggiato, le montagne erano più marroncine che verdi, gli alberi erano secchi e spogli, i ruscelli erano striminziti e più che ruscelli sembrava un rubinetto appena appena aperto, i laghi o grandi fiumi erano ricoperti da sassi e sporcizia ed erano per lo più aridi e vuoti, alcuni addirittura erano stati sostituiti da prati verdi con addirittura arbusti o alberelli. Fino a quando quel fatidico giorno tutto cambiò… Il comune propose un’iniziativa a noi giovani, ma in generale a tutta la comunità, in cui per un mese avremmo dovuto vivere la nostra vita in modo sostenibile e responsabile. Subito nei giovani è nato il desiderio, una volta visti i benefici, di fare di più, noi giovani abbiamo iniziato a fare tutto quello che potevamo. Fino a che abbiamo iniziato a mettere in piedi piccole associazioni e gruppi che andavano in giro per la città a parlare di sostenibilità, illustrandone i benefici e come l’ambiente ne risentiva in modo positivo, di come la vita di ogni persona che sceglie di vivere così migliorava, inoltre tutto sarebbe molto più economico perchè tutto quello di cui si ha bisogno deriverebbe dalla natura e quindi sarebbe quasi a costo zero. Fu un po’ questo che mosse tutte le autorità, associazioni e coloro che avevano il potere, a fare di più e a mettersi in gioco. Alcuni paesi opposero resistenza e si rifiutarono di convertirsi al rinnovabile. Dopo mesi ci furono proteste in tutto il mondo fino a che tutto non è arrivato a essere com’è ora, bello e in armonia con il mondo vegetale e animale. Penso che questo sia il mondo in cui qualunque persona vuole vivere, prosperoso e armonioso.