Io sono Gabriele, ho 18 anni. Il mio sogno, fin da piccolo, era quello di poter viaggiare. Di poter vedere tutto il mondo, osservarlo, poter dire poi, di averlo visto. Vorrei un giorno visitare il mondo dal primo all’ultimo continente. Io vivo in Italia, in Piemonte, in un piccolo paesino. La mia stagione preferita è la primavera, essa è la stagione dei fiori, dell’amore, dei prati, dei campi, dei profumi. A me piace il concetto di amore. Mi piace pensare che un giorno troverò la donna perfetta, e quindi su questo aspetto, io aspetto. Non voglio fare mosse azzardate che mi potrebbero far passare periodi brutti in futuro. Io penso che sia poco utile fidanzarsi da piccoli, da adolescenti, perché in questi periodi della vita non siamo coscienti di ciò che si fa, delle scelte, delle azioni. Il mio colore preferito è il giallo, esso infatti mi rappresenta, io sono solare, divertente e sensibile, proprio come il giallo. La mia materia preferita è la scienza. Amo la natura, le piante e gli animali. Io sono del Milan, ma questo ha poca importanza. Mia madre mi dice che prima di iniziare a viaggiare, il mio sogno, devo finire gli studi. A me studiare piace. Sono un po’ pigro, ma studiare mi torna facile, e alle volte anche divertente. Come sport faccio Tennis, ma una volta che il mio sogno si realizzerà smetterò di giocare. I miei amici in classe mi trattano bene. C’è stato un bel rispetto reciproco che ha accompagnato i miei studi.
Ieri è stato il mio ultimo giorno di scuola. I miei voti vanno bene, e mia madre mi ha detto che se tutto va bene domani partirò. Io avrei l’intenzione di stare fuori uno o due anni, di passare da tutti i continenti. È il momento di dormire, ma non so se riuscirò nell’intento, sono veramente emozionato. Mi addormento pensando al mondo e alle sue condizioni. Per me è il grande giorno. Alle 18 partirò. Andrò in America, la attraverserò tutta fino all’America del sud, passerò velocemente dall’Antartide, da lì andrò in Oceania, poi risalirò fino all’Asia, e chiuderò il mio viaggio in Africa. Sono le 17, sto per entrare in aereo, questo mi porterà in Groenlandia. All’aeroporto il clima è bello, tutti si parlano, si scambiano occhiate d’intesa, il biglietto, come al solito, è costato poco. Questo aereo è elettrico, come tutti gli aerei. Io sono vicino ad una ragazza bella, giovane. Ci scambiamo alcune opinioni nel viaggio, poi io mi metto a dormire. Sento una mano sulla mia schiena, qualcuno mi sveglia, sono arrivato! La Groenlandia è come me l’aspettavo, ci sono diversi edifici, alberghi, ristoranti, case, fa freddo e c’è tanto ghiaccio. Mi assesto nell’hotel, la cameriera è felice, ha una faccia fiera, la mia stanza è perfetta, ho una bella vista sulla montagna piena di neve e ghiaccio.
Finalmente è il giorno della prima visita. In Groenlandia una macchina elettrica ci ha portato a vedere la ricca fauna. E sono rimasto colpito da una cosa: gli ermellini per sopportare il freddo dormivano sotto la pelliccia degli orsi polari, in cambio questi ultimi si facevano prendere il cibo più facilmente dagli ermellini. Questo mi ha fatto capire quanto gli animali si possano aiutare a vicenda, vivendo tutta la vita come alleati. Torno in albergo, sono le 16 di pomeriggio, ma è già buio, qua la luce dura poco. Il giorno dopo è il momento di entrare finalmente nel mondo americano. Per andare in Canada mi sposto in nave, il proprietario ci ha tenuto a spiegarmi che il carburante della sua nave è completamente naturale, attraverso il biocarburante. Attraverso i fiordi, parlo col simpatico proprietario della nave, che mi spiega la storia di questo spettacolare territorio.
Arrivato finalmente sulla terra ferma, mi sposto velocemente verso il sud est, vado a Toronto: in questa città tutte le persone ti danno una mano, ti offrono qualcosa appena arrivi in città. In questa città c’è un bel profumo, non so cosa sia, ma è veramente piacevole. In città si viaggia solo su impianti elettrici, gli animali sono tutelati, come quel gatto in difficoltà, che è stato accolto da quel negoziante. L’energia qui è totalmente naturale. E’ il momento di spostarsi negli Stati Uniti. Qui conosco le loro tradizioni, la gente me le illustra con estrema attenzione, e me le fa imparare. Qua la flora è molto importante, ogni albero o prato viene sempre innaffiato con attenzione. Mi piacciono gli Stati Uniti! È un ambiente moderno, tutto è profumato, è eco, tutte le persone vivono in democrazia, mi aiutano e si aiutano.
È il momento di andare in Antartide. Mi accoglie la disponibilità di questo studio, che si occupa della fauna del territorio. Loro mi illustrano il territorio e la fauna. Mi spiegano come i ghiacci dell’Antartide si stiano rigenerando. Infatti prima si erano quasi totalmente trasformati in acqua. Grazie a questo molti animali stanno ritrovando una casa! Ora mi sto spostando verso l’Oceania, essa è piena di isolette molto interessanti. Alloggio in un bell’albergo, qui c’è una musica rilassante che accompagna la mia colazione. Il cameriere mi spiega che il diavolo della Tasmania che era in passato, in via di estinzione si è ripreso grazie a degli zoo specializzati. È il momento di andare in Asia, precisamente in India. Qui vedo palazzi grandi, belli, ma non lussuosi. Ogni persona ha la sua casa, bella, spaziosa ed agevole. Questo perché il governo, la democrazia indiana, ha aiutato con dei fondi le povere persone che prima soffrivano. Ora che tutte le condizioni difficoltose sono finite, l’India si è sviluppata, e i fondi che aveva perso, se li è ripresi attraverso l’export. Questo mi ha spiegato la guida che mi ha portato nei vecchi e ristrutturati palazzi dei disgraziati che c’erano in passato. Questo mi ha fatto capire che l’essere umano sta bene, si sta riprendendo, e si sta sviluppando.
In Cina tutto è sviluppato. La loro cultura è molto diversa dalla nostra, infatti loro mangiano ancora cose che a noi sembrano strane, ma ora stanno molto attenti a ciò che mangiano. Infatti ogni cosa deve essere sottoposta ad esami prima di essere venduta. Se tutto va bene si procede. Ho assaggiato i loro cibi, e sono in effetti interessanti. È il momento di spostarsi in Africa. Sono in aereo, atterrerò in Marocco. Accanto a me siede una ragazza, lei ha la pelle molto scura, e i capelli castani. Mi incuriosisce il fatto che la sua pelle sia tanto differente dalla mia. Lei si chiama Aisha ed ha la mia stessa età. Abbiamo avuto l’occasione di parlare e ho capito che lei è un esperta di viaggi. Ha fatto la guida turistica in Asia, e ora sta volando in Africa, come me, alla scoperta delle nuove condizioni della vita africana. Mi piace molto il suo modo di fare. Arriva velocemente al punto ed è molto colta. Ci guardiamo in faccia e ci capiamo, senza parlare riusciamo a comunicare. Lei ha degli occhi intensi, scuri. Decidiamo di finire il nostro viaggio insieme. Lei e me. Ora siamo in 2. Abbiamo notato che in Africa non ci sono più le differenze sociali, per le quali alcune persone vivono in delle ville e altre persone vivono in mezzo alla strada. Abbiamo notato che molti dei soldi che avevano le persone ricche, sono stati distribuiti nel resto dei paesi. Ora tutti vivono nelle stesse condizioni economiche.
Parlando con un petroliere, che vive in sud Africa, abbiamo potuto capire quanto sia importante per lui che tutte le persone vivano nello stesso modo. Lui mi ha detto che le persone in Africa devono vivere come i semi delle arance. Tutti uguali e tutti importanti. Questo petroliere ha donato ai suoi compaesani i tre quinti dei suoi soldi, così almeno lui, come tutti, avranno lo stesso numero di soldi. Così hanno fatto tutte le persone ricche dell’Africa. Molte zone turistiche africane sono state valorizzate al meglio, trasformando l’Africa in un continente ricco, turistico, e benestante. In più abbiamo, io e la mia ragazza, avuto l’onore di assaggiare e vedere il cous cous e la sua preparazione. Era davvero spettacolare! Siamo in un albergo in Marocco. Ed è lì che capisco che lei è veramente la donna della mia vita. La guardo e mi accorgo della sua bellezza. Noi due, da quando ci siamo conosciuti spesso parliamo di questo mondo, di quanto si è evoluto, e di quanto siamo stati fortunati a essere nati in questa epoca. È il momento di tornare in Italia. Aisha conosce abbastanza bene l’italiano, dato che ha fatto la guida turistica anche in Italia. Finalmente rivedo i miei genitori, e gli presento Aisha! Gli avevo informati della presenza di Aisha ed erano molto curiosi! Sono le 20, e con un taxi, arriviamo a casa. I miei genitori ci accolgono con una bella cena. Io presento Aisha, e loro restano positivamente stupiti dalla sua personalità. A lei piacciono i miei genitori. Le ho detto di chiamarli per nome, senza avere alcun tipo di vergogna. Mangiamo e insieme parliamo del nuovo sviluppo di questo mondo. Il nostro viaggio è terminato! Ciao!
